Cronache di un gatto nero

martedì, 25 ottobre 2011 21:24 9 anni fa la mia casa era piccola, fredda, buia. La porticina a vetri aveva una grata in ferro, ma non chiudeva, così la notte sentivo tossici e spacciatori litigare e picchiarsi proprio lì davanti, stringevo gli occhi e pregavo che non entrassero e mi concentravo sui rumori che provenivano dal muro. Il muro era tappezzato di listoni in legno gonfi di umidità, abitati da ragni, scorpioni e scarafaggi che la notte marciavano rivendicando il loro territorio e zampettavano inferociti verso il mio letto preventivamente impacchettato in una zanzariera a baldacchino che andava puntualmente scrollata al mattino per mandare via gli impavidi guerrieri notturni. Una volta un enorme rospo è spuntato da non so dove e ha gracidato tutta la notte, ma l'ho lasciato fare perchè il suo verso grasso e sommesso mi ha fatto sorridere per un pò, e quello è uno dei ricordi più dolci di quel periodo che ho, a dire il vero . Non avevo finestre. La mi

martedì, 04 ottobre 2011 13:01 Ti ricordo mentre sedute su una roccia, con lo sciabordio delle onde del fiume, i nostri pensieri correvano vorticosi come la corrente, nella stessa direzione; incuranti degli ostacoli, forti, vigorosi, esuberanti e cristallini. Ancora non avevo la forza che ho ora, e mi affacciavo timida e spaventata alla vita che stava preparando le dure prove che mi hanno resa quello che sono. Tu eri lì sicura e un pò incoscente, ferma eppure sempre in movimento. Eri l'argento vivo sulla mia paura, le risate sulla mia tristezza. Ti ricordo mentre sbrogliavi la matassa dei tuoi guai, ricordo la tua testardaggine superiore alla mia, la genuinità dei tuoi intenti, la costanza e l'impegno. Ricordo ogni tuo respiro, il tuo sguardo protettivo e spaventato mentre riemergevo dalle nebbie dell'anestesia, in un letto d'ospedale, tu bianca e con i tuoi occhi immensi e io piccola e stordita ma enormemente grata della tua presenza lì. Il dol

mercoledì, 28 settembre 2011 22:38 ATTENZIONE!!! Questo post viene pubblicato in modalità semplificata per andare incontro alle esigenze delle menti limitate di chi non sa cogliere o captare il sarcasmo, ma sopratutto per far sentire gli "anonimi" degli emeriti imbecilli (titolo che meritano appieno). Si avverte quindi che le parti virgolettate potrebbero contenere tracce di sarcasmo o ironia, pertanto chi non ne fosse avvezzo è pregato di non leggere o farsi aiutare da qualcuno competente. Grazie e buon proseguimento per chi invece ha un cervello e lo fa funzionare. Potere alla parola, anche quando non ne ha, anche quando dovrebbe colpire un numero irrisorio di persone. A quanto pare le mie parole sono come le bombe intelligenti di Bush, che dovrebbero colpire solo gli obiettivi bellici, ma poi, non si sa come, riescono sempre a fare incredibili stragi di innocenti. Nel mio caso però, gli "innocenti" si sono fatti sentire: NASCOSTI

  venerdì, 24 giugno 2011  21:52 Quelli che sanno chiedere scusa; Quelli che ti inquinano l'anima; Quelli che hanno troppo da fare per vederti e si scusano pure per questo,ma nel frattempo riescono a vedere TUTTI e a fare TUTTO; Quelli che ti spronano. E per farlo ti riempiono di insulti; Quelli che credono che sia sempre tu nel torto e non vogliono trovare un compromesso sapendo che tu alla fine lascerai perdere (forse un tempo); Quelli che ti imbucano in casa, consapevoli del rischio di una reazione violenta, ma che rischiano solo  per il gusto di fare una sorpresa e vedere come stai; Quelli che credono di essere furbi; Quelli che ti mentono e una volta scoperti si offendono pure; Quelli che ti parlano male della gente, poi escono con quelle stesse persone ma NON con te; Quelli che sanno quanto ami gli abbracci anche se non riesci a darne, e che te ne danno senza che tu dica nulla; Quelli che spariscono e poi si incazzano con te p

lunedì, 06 giugno 2011 22:18 Deambulo gongolante con l'espressione beata di chi può ritenersi enormemente fiero di sè.   E che cazzo, almeno una volta, aggiungerei... Perchè fare la cosa giusta, come se fosse la cosa più ovvia da fare, non sempre è la cosa migliore da fare. Migliore per per sè stessi, per lo meno. Il mondo, nel bene e nel male, va come deve andare del resto; e ti rendi conto troppo tardi, quando già hai fatto " la cosa giusta " che tutte le persone intorno a te che ti stanno incitando fomentandoti con discorsetti pseudo moralistici preconfezionati (ma che al momento ti sembrano validissimi), altro non sono che pubblico non pagante pronto a vedere (e a godersi) in quanti millemila modi riesci a sfragnarti il grugno, per essere lì poi a guardare morbosamente come farai a rialzarti, dandoti in aiuto solo un " Maaa io lo saaapeeeevo che finiiiva così, solo che TU sei sempre così preciiisa, troooppo!! Eppoi TU hai voluto fare

domenica, 29 maggio 2011  21:21 C'è una ragione per cui ho detto che sarei stata felice da sola. Non è perchè credevo che sarei stata felice di stare da sola. E' stato perchè credevo che se avessi amato qualcuno e poi tutto fosse crollato avrei potuto non farcela. E' più facile essere da soli, perchè che succederebbe se scoprissi che hai bisogno dell'amore e poi non lo avessi? Che succederebbe se ti piacesse e facessi affidamento su di esso? Cosa succederebbe se modellassi la tua vita attorno ad esso e poi andasse in pezzi? Riusciresti a sopravvivere dopo quel tipo di dolore? Perdere l'amore è come avere degli organi dannegiati. E' come morire. L'unica differenza è che la morte pone fine a tutto. Questo invece, può andare avanti per sempre.

giovedì, 26 maggio 2011  22:17 Il mondo ha preso questa piega. Per lo meno pare. O sopravvivi masticando aria e briciole, e devi essere bravo a farcela: galleggiando perennemente affamato o disilluso e solo, o inizi a giocare sporco. Fortunatamente ho avuto degli ottimi maestri. Mi hanno insegnato che le giostrine emotive pseudo sentimentali si reggono benissimo anche se le edifichi su un bel cumulo di merda fumante, e che tutti, nessuno escluso, possono avere la loro fetta di torta; tutto sta nell'ignorare la farcitura stantia e la panna inacidita. Basta foderarsi lo stomaco e il cuore di ipocrisia. Basta mandare giù sorridendo. Volere un pò di normalità, o cercare cose piccole e semplici è diventato come la ricerca per la pietra filosofale. E difatti negli ultimi anni ho vissuto come un'alchimista. E ho scoperto  COSA????? Che forse abbiamo perso l'amore per l'autenticità, abbiamo smesso di scavare negli altri, abbiamo perso la gioia di scoprire i

mercoledì, 25 maggio 2011  21:15      NO. Non oggi, non così.   Non adesso, con il mio umore instabile, con le mie certezze di carta di riso, con la mia tristezza ovattata che non mi fa mangiare e dormire da 2 giorni ormai. NO, per favore. NO.   Davanti a te mi sento ancora più imperfetta, con la livrea spenta e grigia di un insetto qualsiasi, certa solo dei miei troppi, infiniti limiti. Mi avvicino silenziosa  per ritagliarmi quello che so essere l'ultimo attimo di patetica illusione. Perchè sarà l'ultima volta. Perchè tu ancora non sai che non ti faranno tornare. La mia anima ti respira mentre cerco ancora una volta i tuoi occhi buoni, nascosti dietro agli occhiali da sole. Ti prego, non guardarmi, non vedermi. Lascia che sia un magnete inevitabilmente attratto da te, lascia che mi schianti su di te come un moscerino sul parabrezza di un'auto in corsa, lasciami essere un ubriaco mai sazio di vin

martedì, 24 maggio 2011 20:55 Il prossimo stronzo che mi dirà "La vita è una ruota che gira" con la faccia di chi la sa lunga verrà fatto roteare per aria e scaraventato a decinaia di metri. Detto ciò, credo che sia un pò innaturale aspettare che la ruota giri per il verso giusto, un pò come il giocatore d'azzardo che perde tutto alla roulette e si ostina a continuare a puntare sullo stesso numero o come chi, più ascetico "siede sulla riva del fiume e aspetta il cadavere del proprio nemico" e si ritrova sgomento che sì, il corpo del proprio nemico è trasportato dai flutti, ma vivo e vegeto e a bordo di uno yacht. Il suo enorme yacht. Parliamoci chiaro: per anni veniamo svezzati a suon di pappine e stronzate come la ruota che gira, il karma, il giustodellamadonna, la giustizia divina o chiamatelo come vi pare, tanto la forma non cambia la sostanza, e la sostanza è che UNO: Ci stanno dando un misero ammortizzatore morale per tu

domenica, 08 maggio 2011 19:31 Domenica pomeriggio oziosa, reduce da un pranzo a dir poco luculliano. Sole leggero che entra dalla finestra e rende tutto più arancione e morbido, 10 gatti spanciati sul letto lilla abbandonati ad un sonno beato e ristoratore, lo stesso di cui mi priveranno stanotte quando, rinfrancati ed energici oltre l'inverosimile faranno per ore su e giù dalla scala a chiocciola travolgendo ogni cosa possa fermare la loro folle corsa. Un pò annoiata a dire il vero, lascio che la mia mente vaghi per conto proprio e mi ritrovo a pensare a tanti anni fa, quando vivevo di espedienti, tra ansia e paura e cercavo di stare a galla, cosa che miracolosamente accadeva, ma che costava una fatica talmente enorme che mi impediva di godermi anche quel poco che riuscivo ad avere. Rivedo il mio passato come un vortice nero cupo che vira al cobalto spento , dove il verbo FARE era prerogativa di un atto quotidiano doveroso e senza speranza di c

mercoledì, 27 aprile 2011 21:27 Sono questi i momenti in cui io, creatura moooolto vicina all'eresia mi avvicino in modo incredibile al Divino. "Dio ti guarda: fallo ridere" è stato per molto tempo uno dei miei motti preferiti, ma credo che dovrò cambiare strada... Si, perchè sento chiaramente Dio ridere. E non in modo sornione e pacato come ci si aspetterebbe da una divinità di tale calibro, no! Se la ride sguaiato e scomposto, mica scemo lui che ha creato il paradosso e l'ironia, e di conseguenza ME che con il mio multiverso multistrato buffo e folle gli ho risolto parecchio. E allora, visto che EGLI si permette di ridere in questo modo, io mi sento moralmente giustificata e autorizzata a prendermela con Lui. PERCHE' E' TUTTA COLPA SUA. Colpa Sua se lui ha quello sguardo vivo e buono, che mi fa sentire piccola e nuda ogni volta che per caso mi guarda, colpa Sua se sbadiglia come un animale e io riesco a trov

martedì, 26 aprile 2011 23:35 Chi mi conosce sa dei miei trascorsi a dir poco burrascosi. Ho lottato ogni secondo della mia vita per arrivare dove sono adesso, e devo dire che quello che vedo ora mi piace molto. Eccomi qua. 33 anni portati in modo splendido, un lavoro che mi riempie di gioia, una casa nuova piccola e meravigliosa, amici fidati che mi fano sentire costantemente la loro presenza e che non ringrazierò mai abbastanza, 10 gatti che mi amano follemente e la serenità di una vita vissuta, fin'ora, come andava vissuta. No, non ho un uomo accanto a me, perchè quello che ho mi riempie già abbastanza, e l'amore porta solo guai . Per lo meno questo mi hanno insegnato le botte in faccia che ho preso in modo a dir poco clamoroso, per cui, semplicemente me ne tengo fuori, in più sono anni che non mi tremano le gambe dall'emozione alla vista di "qualcuno", per cui credo di essere diventata immune a questo tipo di sciocchezze. Le botte in faccia insegnan

lunedì, 25 aprile 2011 13:50 Qual'è l'obiettivo della vostra vita? No, non rispondete cose tipo "diventare miliardario" o "correre i 100 metri in 8 secondi netti", perchè tanto lo sappiamo benissimo che quello non è davvero il vostro obiettivo. Non avete mai lavorato seriamente per raggiungerlo, no? Quelli si chiamano sogni. Anch'io ne faccio un casino, mi immagino più alta di tre centimetri, più magra di quattro o cinque chili, con lo sguardo dolce, il culo di Venere, il coraggio di Minerva, eccetera eccetera. Poi però me ne sto a cazzeggiare e mangio pizza una sera si e l'altra pure. Voi probabilmente siete così. I vostri momenti liberi li usate per rilassarvi, distendervi i nervi, schiacciare un pisolino, riposarvi, fare la pennichella, dormire profondamente, gettarvi nelle braccia di Morfeo, lasciarvi trasportare in un sonno a occhi aperti e chiusi... Ammettetelo: otto secondi netti è il tempo che vi ci vuole per ca

lunedì, 13 settembre 2010 22:45 Non ricordo chi ha detto che ognuno ha il suo 11 settembre personale, ovvero una data indelebile, impressa nella memoria dell'anima. E' un attimo, e in quell'attimo c'è realmente un'esplosione di eventi incontrollata e incontrollabile e tutto ciò di conosciuto che c'è nella nostra vita, talvolta la vita stessa, crolla, è irrimediabilmente perduto, rovinato, cambiato per sempre.  13 settembre 2005 Il mio Ground Zero è una cicatrice sorprendentemente sottile nonostante i suoi quasi 20 cm di lunghezza, leggermente rosata e appena percettibile al tatto. La percorro lentamente ripetendo "sono viva, sono viva, SONO VIVA " quando la parola TUMORE diventa pesante come un macigno nella testa e prende vita suggerendomi tutti i finali alternativi quando questa parola si associa inevitabilmente alla tua vita, quando la paura diventa un mostro con dita lunghissime che si arpionano ai polmoni gelandoti il respiro, quando

giovedì, 09 settembre 2010 23:13 Riflettevo. Sulle solite cose, in modo pigro e ozioso, solo perchè alla fine io adoro arrovellarmi sulle mie questioni finchè non trovo una conclusione, o una spiegazione che plachi i miei pensieri. Nonostante i miei notevoli sforzi, quesa conclusione tardava ad arrivare. C'è da dire però, che nel mo lungo peregrinare nella ricerca di risposte o conclusioni ho avuto modo di collezionare i soliti graziosissimi pout-pourrì di merda che tanto mi allietano con il loro aroma. Tutto questo ha, ovviamente, creato ancora più confusione, o convinzione, dipende dai punti di vista. Negli ultimi due anni ho intrapreso una nuova attività: mi sono buttata anima e corpo nell'edilizia: ho sgomberato il terreno edificabile con carichi e carichi di sfrigolante e vivacissimo napalm e senza nemmeno aspettare che il terreno raffreddasse ho tirato su 4 magnifici, possenti, colossali muri tutti attorno a me, che ero al centro di quella

lunedì, 24 maggio 2010  22:11 L'idea di avere un rapporto di coppia al momento mi scatena sensazioni strane. E non si tratta più di difendere il mio spazio, per quanto piccolo limitato e limitante sia, non si tratta di evitare di infilarsi mani e piedi nella solita trafila di guai; non si tratta nemmeno di paura pura e semplice, nulla di tutto ciò. Semplicemente, provo un enorme senso di fastidio. Gli esseri umani corrono come pazzi dietro all'idea dell' amore vero, e poi il più delle volte finiscono per accontentarsi di una persona qualunque. L'amore va a braccetto con la disperazione, a quanto pare. La cosa mi sconcerta, scusatemi, ma pare che funzioni così: ci si mette in vetrine lucide di ipocrita falsità, cercando disperatamente di far vedere il meglio di sè, per essere comperati, e poco importa se si scende a un ridicolo prezzo da svendita totale, lo scopo ultimo è stato ottenuto: NON SI E' PIU' SOLI. Si, perchè a quanto pare è

lunedì, 15 marzo 2010  21:59 Da diversi giorni ci penso. Ne ho pure discusso animatamente con qualcuno. Inevitabilmente, questo pensiero malsano tutto da elaborare, mi è rimbalzato più volte nel cervello, e pur cambiando punto di vista per cercare di vedere le cose da un'altra prospettiva ho finito per incazzarmi come una iena. Ma andiamo con ordine, e soprattutto, cominciamo dando i numeri (e non è un semplice eufemismo!!!) Apro la mia pagina di Facebook. 140 amici. Di questi 140, 6 sono amici di mail e assidui lettori/sostenitori di questo blog; 17 non so nemmeno chi siano, accettati per simpatia; infine 123 sono le persone che conosco nella vita reale. Analizziamo ancora: di questi 123 he conosco nella vita reale, ben inseriti nella casellina "AMICI" 6 sono miei parenti, 29 mi tengono in lista per fare numero e la cosa mi lascia totalemte indifferente; 5 mi hanno causato notevoli trumi nella giovinezza,  fatti che io non ho dimenticato, ma

venerdì, 05 marzo 2010,  15:55 La superficialità è figlia della stupidità, senza dubbio. Ho l'enorme fortuna di essere un'ottima osservatrice. L'osservazione come metodo scientifico, per imparare sugli altri, dagli altri e con gli altri, per comprendere il mondo e se stessi: questa attività ha su di me un fascino incredibile, che mi porta spesso a provocare situazioni limite per osservare, appunto; per comprendere perchè imparare quanto più possibile è tra i miei obiettivi primari, per chi si chiedesse se mai ne avessi qualcuno da perseguire. Ad ogni modo, c'è un comportamento diffusissimo che osservo da molto tempo e che mi lascia a dir poco interdetta, senza aver modo di comprendere e di imparare se non che le persone ammancano notevolmente di profondità, intelligenza e di quegli attributi che dovrebbero fornirci alla nascita, grossi più o meno come delle noci e dall'aspetto tristemente insignificante, ma che possono fare la differenz