Il Take away dei buoni sentimenti, ovvero: la Facebook Generation.

lunedì, 15 marzo 2010
 21:59


Da diversi giorni ci penso.
Ne ho pure discusso animatamente con qualcuno.
Inevitabilmente, questo pensiero malsano tutto da elaborare, mi è rimbalzato più volte nel cervello, e pur cambiando punto di vista per cercare di vedere le cose da un'altra prospettiva ho finito per incazzarmi come una iena.
Ma andiamo con ordine, e soprattutto, cominciamo dando i numeri (e non è un semplice eufemismo!!!)
Apro la mia pagina di Facebook.
140 amici.
Di questi 140, 6 sono amici di mail e assidui lettori/sostenitori di questo blog; 17 non so nemmeno chi siano, accettati per simpatia; infine 123 sono le persone che conosco nella vita reale.
Analizziamo ancora:
di questi 123 he conosco nella vita reale, ben inseriti nella casellina "AMICI" 6 sono miei parenti, 29 mi tengono in lista per fare numero e la cosa mi lascia totalemte indifferente; 5 mi hanno causato notevoli trumi nella giovinezza,  fatti che io non ho dimenticato, ma loro a quanto pare si; 20 mi hanno in lista in quanto operanti nel settore giornalistico come inviati Free Lance del Gazzettino Piceno, che per amore della vernecchia (dialettale: da vernacolare, chiacchierare, spettegolare.) esaminano foto, messaggi di stato , attività varie e vanno a spargere come le spore di un fungo velenoso tutto quello che possono su di te, e nel peggiore dei modi (ma sono dell'idea che l'importante è che se ne parli, per cui mi divertono un sacco e li lascio fare...).
MA ATTENZIONE!!!
Il premio "IPOCRISIA UNICA VIA" va a quel nutrito gruppo di 35 individui che mi hanno in lista, più o meno interagiscono per mantenere la facciata di "amiconi" credo, o non  so per quale altro oscuro motivo, visto che poi sostanzialmente se ne fregano...
Questi individui ti chiedono "che novità hai da raccontarmi?" che è come fare un' uscita del genere a un carcerato, visto il mio stile di vita; ti contattano per parlare, poi se l'argomento non è di loro gradimento fingono che cada la linea (per poi tradirsi tipo il giorno dopo nel più idiota dei modi!!); ti invitano ad eventi che sanno interessarti e che si svolgono proprio nella tua città, e a una tua richiesta di un passaggio o di organizzazione si corazzano tutti prontamente con un "Bhò!", "Mò vediamo", "Non so che dirti", o semplicemente il più decoroso dei silenzi stampa e il giorno dopo tu, incauta navigatrice e fruitrice di quella cloaca chiamata Facebook vedi le loro facce sorridenti e sbronze all'evento in causa, tutte assime e senza di te, esclusa senza troppi complimenti, e la cosa buffa è che loro postano le foto in tutta tranquillità, ben consapevoli del fatto che sicuramente quelle foto le vedrai anche tu, e del tutto indifferenti al fatto che magari potresti rimanerci male.
Queste 35 persone, se mi incontrano scodinzolano come i cani che sono (ed è pure offensivo per i canidi!), millantando una "grande gioia" nel vederti, magari rimproverandomi pure il fatto di essere così SOLITARIA, così ASOCIALE, per poi non parlare di chi ti vede da lontanto, sgrana gli occhi, si sbraccia e ti urla enfatico "OTIO TAMAAAA'!!!!CHE BELLO RIVEDERTI!!! QUANTO TEMPO!!! MA CHE FINE HAI FATTO????"

..E che fine ho fatto????

QUA STO, PERDIO, QUA!

Che, tra l'altro è dove sono sempre stata negli ultimi millemila anni: lavoro-casa/casa-lavoro; non ce lo sapessi pure pure, razza di brachicefalo putrescente deambulante, corazza vuota di scorie umane che altro non sei...

In tutto ciò, ci sono alcune cose che NON si possono fare.



  • NON HAI IL DIRITTO TANTOMENO LA LIBERTA' DI CANCELLARE NESSUNO: ti ritroveresti con missive patetiche del tipo "Nel nome dell'amicizia che ci lega questo trattamento è sbagliato, non è giusto, blablabla" (già successo, con diverse persone, tra l'altro);
  • NON HAI IL DIRITTO DI SENTIRTI PRESO PER IL CULO;
  • NON HAI IL DIRITTO DI FAR NOTARE ALLA GENTE COME TI STA TRATTANDO, tutto quello che dirai verrà liquidato e classificato come "inutile lamentela random";
  • NON HAI IL DIRITTO DI INCAZZARTI perchè, come fanno notare alcuni tra i 35 saggi "Certi sbalzi d'umore incomprensibili non vanno bene", e il tutto perchè non ho inscenato un carosello di allegria e finzione.
Non vanno bene i miei sbalzi d'umore???
E TU CHI CAZZO SARESTI PER DIRLO?? Cosa sei, il bigliettaio della mia giostrina emozionale che mi impedisce di spararmi un ottovolante di scazzo puro e semplice??
E soprattutto, o mio caro amicone virtuale, a te cosa cazzo frega se a me rode nella VITA REALE?? C'entri qualcosa tu con essa??

Non vorrei essere affatto ripetitiva, ma ultimamente le cose capitano in modo ciclico e concatenato, per cui, riallacciandomi al post precendente sulla grave carenza di attributi alla maggior parte della popolazione terrestre, ammetto che preferirei una verità brutale, ma quantomai sincera, piuttosto che questa sagra delle bassezze umane, quantomeno riuscirei  a stimare chi prenderebbe atto delle proprie azioni e avesse il coragio per le sue idee e le sue parole.
E un'altra mia teoria si convalida sempre di più: i rapporti umani non si basano per niente su lealtà, onestà, schiettezza e stronzate come "affinità elettive", ma piuttosto su un unico grosso cardine, la fondamentale volontà di volerci essere.

E ADESSO, VOGLIO PROPRIO VEDERE QUANTI AVRANNO LE PALLE DI CANCELLARSI DI LORO SPONTANEA VOLONTA' DALLA MIA LISTA DI AMICI DI FACEBOOK RICONOSCENDOSI IN QUESTE PAROLE, DIMOSTRANDO COSI' ALMENO UN ULTIMO BARLUME DI COERENZA E DI AMORE VERSO LA PROPRIA COSCIENZA.*


Coscienza: Qualità della mente che di solito include altre qualità come ad esempio la soggettività, l'autoconsapevolezza, la conoscenza e la capacità di individuare le relazioni tra sè e il proprio ambiene circostante. (ah, non lo dico io, ma uno stronzo qualsiasi chiamato Freud)
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