La mia vita non è un film!!....Credo...

La mia vita non è un film, lo dico spesso. Ma in questo caso ci si avvicina parecchio...sconcertante, no?

Non ricordo chi mi disse di guardare il film Elizabethtown.

Ricordo però che mi disse "cacchio, sembra che parlino di te!"

Alla fine l'ho visto, piombando in un immenso flashback di pezzettini di vita vissuta, ricordi sparsi e frasi già sentite...

Lei e lui, incontro casuale e intensissimo, lei particolare, "unica nel suo genere", per non dire assurda, lui che vorrebbe suicidarsi per un fallimento nella sua vita lavorativa ma che prima deve organizzare il funerale del padre.

Si, diciamo che i presupposti sono del tutto simili a quelli delle mie incasinatissime storie.

Ma, come dice la splendida madre di lui "Ci vuole tempo per tirare fuori la gioia dalla vita."

Lei che apparentemente è fidanzata, ma poi si scopre che si è inventata tutto per la paura folle del legame che stava nascendo con lui, sapore dolceamaro e persistente per quella che poteva essere una storia splendida ma che si blocca perchè lei ha paura e lui non vuole legarsi perchè si convince che farla finita per uno nella sua posizione è la soluzione migliore.

E anche qui si denotano gli aspetti tragicomici che di solito accompagnano le mie storie.

Lei che a un certo punto si definisce "Sono impossibile da dimenticare ma difficile da ricordare!" e rimango di sale, visto che lo dico SEMPRE di me, da prima che venisse pensato questo film, ci ho anche fatto un post con questo titolo...La cosa inizia ad essere a dir poco inquietante, direi..

Lei che prepara un diario per il viaggio di ritorno a casa di lui, con tanto di foto, spunti , musiche e chi più ne ha più ne metta.

Lui che segue il diario di viaggio, ritrova se stesso, sparge in tutti i luoghi che visita le ceneri del padre e fa pace con il suo dissidio.

Per concludere lei nel diario di viaggio include una specie di caccia al tesoro per fare in modo che lui la trovi - ma solo se lui vorrà-  per dar modo magari alla storia di iniziare.

Logicamente lui si fionda, la trova e tutti sono felici e contenti.

Detto così il film(splendido) perde tutta la sua delicata poesia, ma sono arrabbiata, cacchio, perchè effettivamente la tipa pare copincollata da me, e nemmeno mi hanno pagato i diritti d'autore... E mi si è gelato il sangue nel vedere quel diario di viaggio, quasi lo stesso che anni fa feci per accompagnare il viaggio di una persona della quale ero davvero innamorata, che però stava solo giocando o creando un diversivo con me.

Difatti non è tornato, non da me, per lo meno.

Quanto a me non ho dovuto inventare fantomatici fidanzati per paura dei legami, perchè in 48 ore riesco ormai a deatomizzare le persone che si avvicinano a me con interessi sentimentali, il tutto per la rabbia e la paura che trasuda da me, per il frustrante senso di disillusione.

Grazie al mio viaggiatore che ha staccato la spina ai miei sentimenti, grazie a me che non me la sento più di rischiare, grazie a chi non ha voglia e pazienza di scavare e capire chi sono.

E c'è da dire anche che lei è Kirsten Dunst, Lui Orlando Bloom.

Grazie al cazzo allora.