Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2018

Scatole

Con le mani impolverate e sporche la tiro giù. Strati di tempo depositati sopra, chissà cosa madonna ci sarà dentro, mi dico. La apro e mi paralizzo. Una montagna di vecchie foto. Come le vedo sento dei ricordi travolgermi e soffocarmi. Tutti insieme. Ormai è inutile chiuderla. Compleanni di decenni fa, amici perduti. Alcuni sono morti, altri sono andati via, alcuni ancora sono semplicemente spariti chissà dove. Quello che mi fa più male però è vedere il mio sguardo e scoprirlo così diverso da ora. I segni del tempo non li noto nemmeno, ma vedo le cicatrici del dolore, della rabbia, della delusione. Hanno formato un velo dalla trama fitta sui miei occhi, e li hanno resi tristi e stanchi. Vorrei poter dire a quella ragazzina dallo sguardo fiducioso di fuggire. Di non aspettare niente e nessuno, perché niente e nessuno aspetteranno lei. Vorrei poterle dire di abituarsi alle poche briciole che riceverà, che dovrà farsi bastare. Vorrei poterle dire che la maschera che dovrà

Alle persone forti non si perdona mai niente.

A volte lo devi solo accettare. Perché alle persone forti non si perdona mai niente. Quindi guai a dire che una cosa la trovi ingiusta. Guai. Guai a cercare di argomentare con risposte logiche e a non accontentarsi di scuse e bugie, guai. Non puoi permetterti di dire che sei stanca di rimettere in piedi la gente a cui vuoi bene e poi vederla andare via. Perché quello è il ruolo che ti è stato universalmente assegnato. E devi rimanere lì, granitica, come se non ti riguardasse. Anzi, vedi di non fare domande, che è meglio. E ci sei, ci sei lo stesso. Perché sai che ci sarà un altro momento buio e allora servirà il tuo aiuto che non puoi fare a meno di dare. Perché voler bene incondizionatamente a qualcuno significa accettarlo, anche se fa male. Perché i momenti bui li conosci bene e sai quanto siano dolorosi se affrontati da soli, ma ti chiedi perché vai bene per condividere i momenti bui e poi ti vengono preclusi quelli in cui c'è luce. Come se non meritassi di gioire i

Radici tagliate male.

Ho commesso un enorme errore di valutazione. Ma ormai ero lì, a casa tua. Chissà quante volte hai calpestato quella via. Chissà quante volte hai visto quello che sto vedendo io ora. Chissà dove sei. E subito sento la gola che si stringe. E se fossi qui? Mi sono guardata intorno cercando somiglianze su un volto che non conosco, mi sono sentita piccola, sperduta. Così vicina, eppure.. Magari mi sei davanti ora. Magari mi hai visto e hai pensato " se avessi un figlia che si concia così la disconoscerei" guardando proprio me. Magari invece mi hai visto e hai sorriso. Magari ci siamo fatti una foto assieme su quella poltrona di comando. Magari ti trovassi, magari sapessi quello che c'è da sapere. Mi avete  cullato nella menzogna. Lei ha mentito, tu sei andato via. Allontanato o fuggito. Poco importa ormai. In tutto questo io non c'entravo nulla, e vorrei tanto dirtelo, senza rancore mentre finalmente vedo le somiglianze del tuo viso con il mio, e qualunque