La ruota che gira (assieme alle mie palle)

martedì, 24 maggio 2011
20:55

Il prossimo stronzo che mi dirà "La vita è una ruota che gira" con la faccia di chi la sa lunga verrà fatto roteare per aria e scaraventato a decinaia di metri.

Detto ciò,
credo che sia un pò innaturale aspettare che la ruota giri per il verso giusto, un pò come il giocatore d'azzardo che perde tutto alla roulette e si ostina a continuare a puntare sullo stesso numero o come chi, più ascetico "siede sulla riva del fiume e aspetta il cadavere del proprio nemico" e si ritrova sgomento che sì, il corpo del proprio nemico è trasportato dai flutti, ma vivo e vegeto e a bordo di uno yacht.
Il suo enorme yacht.

Parliamoci chiaro: per anni veniamo svezzati a suon di pappine e stronzate come la ruota che gira, il karma, il giustodellamadonna, la giustizia divina o chiamatelo come vi pare, tanto la forma non cambia la sostanza, e la sostanza è che

UNO: Ci stanno dando un misero ammortizzatore morale per tutte le volte che lo si prenderà inaspettatamente nel culo (e capiterà, abbiate fede..)
DUE: Non è assolutamente dimotrato o dimostrabile che a un certo punto, se hai fatto lo stronzo paghi.

Per quanto riguarda la mia esperienza ho potuto capire che i bugiardi non imparano nulla, se non a mentire in modo ancora più sofisticato, gli stronzi non rinsaviscono per qualche lezione impartita magnanimamente dalla vita, anzi; gli ipocriti non solo rimangono tali, ma possibilmente riescono a peggiorare portandosi a livelli davvero professionistici, chi inganna la passa sempre liscia perchè chi è ingannato di solito è un individuo che o non farebbe mai del male a nessuno o ci resta talmente di merda che passa il resto della sua vita a leccarsi le ferite ( e a furia di leccarsele se ne causa anche di peggiori); le brave persone restano da sole mentre i bastardi sono fuori, assieme a tutto il mondo che nemmeno apprezzano.

E' questa la ruota che vedo girare fin da quando sono stata in grado di capire che la vita sarà anche splendida, ma non è affatto giusta.

E stamattina, mentre cercavo di non ascoltare pensieri troppo pesanti nel cervello, con il volume del lettore che superava in decibel il decollo di una navetta aereospaziale, mentre la gente sul bus continuava a girare su qesta ruota impazzita che non porta da nessuna parte, mentre il sole faceva capolino e l'aria tiepida baciava la pelle, mentre i pioppi svolazzavano paciosi e soffici, mentre tutto questo vortice di umanità bugiarda, ingannevole, ipocrita o santa mi gravitava attorno ho provato una sensazione di sgomento e solitudine mai vissuta, di mancanza di appartenenza, di vuoto e di impotenza, di ingiustizia feroce.
E così, come se fosse la cosa più normale al mondo, come se fosse ovvio e inevitabie mi sono ritrovata a piangere sul bus, come una cogliona, pensando che la vita è una ruota che gira, si, ma sempre nello stesso fottuto, maledettissimo verso.
 

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