Cambiando l'ordine dei traumi, il dolore non cambia.

"Definisci"

Ho gli occhi gonfi. La testa pesante, il freddo da stress nelle ossa.

"Definisci."

"Per favore. Non ho bisogno di essere incalzata, ho bisogno solo di essere capita."
Davanti a me una statua di sale.
Sapevo che avrei ricevuto questo trattamento, e altrove non è andata meglio. Porte chiuse in faccia, assenze, finti ascolti, il solito.
A conti fatti una statua di sale che mi ordina di pensare, non è tutto sto malaccio.
Ma sono io che sto male. 

Ho gli occhi gonfi. La testa pesante, il freddo da stress nelle ossa.

"Non è divertente vedere come sei ridotta, come ti trascini e come trascini il peso di quello che DEVI definire."
"Non c'è niente da definire. È la vita che a tratti fa schifo, a tratti è anche peggio."
"Poco ti si addice il vittimismo spicciolo. Lo so che non vuoi. Ma devi. Dovresti."
La statua di sale ha una luce teneramente umana negli occhi, adesso.
Ma non ci casco.
"Fidati. Davvero. Una volta che definisci quello che è, quello che sai che è, una volta che lo avrai definito prenderà una forma. Una forma spaventosamente grande, ma che conosci e che ridimensionerai in un attimo. O troverai una soluzione. Del resto sei sempre stata brava, a trovare una soluzione. 
Definiscilo. 
Dillo, per favore."

Ho gli occhi gonfi, la testa pesante, il freddo gelido da stress nelle ossa.

E cazzo. Sono stanca. Sono incredibilmente stanca. Non voglio essere o fare la vittima di alcunché, ma sono arrivata al limite. Davvero non so a cosa mi potrebbe servire definire il nome di quel danno lì.
Uno squarcio è uno squarcio con qualsiasi nome lo si chiami. 
Strappo, 
Buco,
Taglio,
Lacerazione.
E non avviene nessuna magia nemmeno a trovargli chissà quale sinonimo.
Cambiando l' ordine dei traumi, il dolore non cambia.

"Trauma"
Sussurro. 
Riconosco finalmente l'umanità immensa ed ermetica degli occhi del Signor E. 
Mi scruta, con un po' di preoccupazione.
E tutto prende forma. 
Ma non si ridimensiona, non sinridimensiona affatto. 
Cresce, mi toglie l'aria, mi schiaccia e mi terrorizza. 

Ho gli occhi gonfi, la testa pesante, il freddo gelido da stress nelle ossa.
Sono stanca.
Sono davvero tanto, tanto stanca.

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