Yanagi ba. ( Affettata e sfilettata come un trancio di salmone per il sashimi)

"Avrei voluto una reazione. E non venirmi a dire che quella che ho avuto è LA reazione. Ti strangolo"

Mi guardi e non dici nulla. Aspetti che confessi tutto, bastardo.

"Non farlo, ho solo bisogno di tempo, resta, non ce la faccio a portarla avanti, scuse emotive random, una serie di insulti e bestemmie, una qualunque cosa. Una spiegazione, cazzo. Perchè un " è più semplice per entrambi fare così " non è affatto più semplice per me.

Fai la faccia di chi la sa lunga, di chi sta per dire una grande verità e io sento la voglia di prenderti a schiaffi salirmi prepotentemente fino alle mani.

"Non volevi una reazione. Si, quella l'hai avuta e non la accetti solo perchè, appunto volevi una spiegazione, un motivo valido. Ci sta."

Ti guardo male, ma lo sai che è tutto un gioco. Perchè come sempre hai ragione.

"Voi uomini non parlate, ecco dove sta il problema. Dite di volerlo fare, ma non parlate."

Fai la tua faccia rassegnata. E ora voglio vedere quale pezza ci metti, sentiamo.

"Non è così. non sempre almeno. A volte sembra. E' che a altre non sai che dire. O non ci riesci. O non sai come farlo. O pensi che non serva perchè tanto le donne sono tutte uguali, entrano in gioco le esperienze negative che hai avuto e che ancora ti bruciano e ti blocchi. Siamo esseri umani anche noi, non te lo dimenticare."

Mi sento piccola. non vorrei essere caustica o acida, ma esce spontaneo.

" A volte non sembrerebbe."

Ti guardo negli occhi con sfida, ma tu logicamente sferri una mazzata degna di te. 
Sui denti. 
I miei.

" E chi sta parlando ora? tu o le tue esperienze negative?"

E vado giù come un sasso nell'acqua profonda, consapevole che il colpo più pesante debba ancora arrivare.

"Vedi, parlare con te non è sempre facile. Dai l'idea di una persona forte, sicura e risoluta. Per molte cose è così ma per altre proprio no. Io so che sei una persona con una sensibilità particolare, con tanta empatia, anche troppa. Non c'è trauma o dolore altrui a cui non sai trovare un rimedio perchè tu di dolore e schifo nella tua vita ne hai ricevuto anche troppo. Chi ti conosce sa che tutta la forza che hai viene dal dolore e dalla sofferenza che hai provato, e che sei una persona diversa. Ma io, se non ti conoscessi, mi sentirei un pò a disagio a parlare con te, avrei soggezione. Per quello che sembri, e non per quello che sei"

Sono davvero avvilita ora. 
Vorrei un apriscatole per tirarmi fuori dalla mia armatura del cazzo, perchè sono davvero stanca di essere considerata per quello che non sono. 
Mi sento soffocare. 
Spero che il discorso si concluda qui perchè davvero sta diventatndo difficilissimo respirare.

"Vedi cara, dall'esterno io ho visto due persone che si piacevano, con un parecchie cose in comune e che avrebbero potuto fare in tranquillità qualunque cosa. Ma avete incasinato tutto in modo incredibile. Cazzate, errori, emotività, esperienze negative. Avete sbagliato tutti e due, e avete torto e ragione tutti e due."

Eccola. La colpa. E torno ancora sul mio errore.

"E infatti ho cominciato io, con il mio errore.."

Inaspettatamente fai la faccia arrabbiata, il tuo tono di voce si alza di parecchio e io salto letteralmente sul divano.

"Smettila di farti carico di tutte le cazzo di colpe dell'universo!
Hai sbagliato. Si e no. Punti di vista discutibili, ma non è questo. Diciamo che hai sbagliato però: te ne sei assunta la piena responsabilità a braccia aperte, potevi evitare le conseguenze stando zitta e invece hai avuto il coraggio di confessare il tuo errore a lui, perchè tu sei di un'onestà disarmante. Avrai anche sbagliato, ma non sei scappata, non sei stata zitta, non hai scelto " la cosa più facile".
Ma hai sbagliato. E non hai fatto una bella figura con chi ti stava conoscendo e che aveva visto qualcosa di bello in te, qualcosa che è stato azzerato dal tuo errore. In questi casi è un macello. Non sai mai come comportarti e qui ha sbagliato lui, perchè se  da una parte vuoi pensare, dall'altra vuoi conoscere la persona per capire.. E se non ti dai il giusto tempo e fai la cazzata.  La situazione è degenerata, lui non sapeva cosa fare e tu hai avuto una paura assurda come sempre ti succede quando ti trovi in situazioni ambigue o poco chiare. Hai avuto paura della cattiveria che temevi ci potesse essere, perchè tu non sei così e purtroppo di persone veramente cattive ne hai conosciute tante, e questo ti fa scappare per proteggerti."

Ora mi sento davvero male. L'aria quasi si fa densa per quanto è difficile da respirare. smettilasmettilasmettila.

"Lui non è cattivo. Non sono convinta di niente, ma di questo non so perchè, sono sicura"

"Lo sono anche io. Perchè tu attiri sempre persone fondamentalmente buone, ma profondamente incasinate."

Non consola. Per niente.

" Sai che culo mbè.."

Mi sento triste.

"Sicuramente non è una fortuna per te. Ma è semplice riprendersi. Basta lasciare andare, e tu mi pare che lo stia facendo."

Non era un' affermazione, ma nemmeno una domanda. 
Abbasso lo sguardo e lo poso sulle mie mani.

Le mie mani massacrate e mordicchiate.
Non ti guardo. Sto in silenzio sperando che tu capisca che è meglio mollare il colpo e lasciarmi in pace. Prego disperatamente che il discorso si concluda qui perchè davvero non voglio, non voglio più parlare. Perchè è vero, in alcuni momenti non è assolutamente facile parlare, e non lo è per me ora, anche se ho davanti la persona che mi conosce meglio di chiunque altro.
Le mie mani.

"Vero?"

Non era una domanda nemmeno stavolta, ma un colpo, secco e preciso.
Provo una vergogna dolorosa, non ho più il controllo sui miei pensieri, mi sento vulnerabile ed esposta.
Sento che sta per cadermi una lacrima e brucia come acido in bilico sulla palpebra.

E capisco che l'apriscatole lo avevo in mano. Non so come ma l'ho usato.
La mia corazza è aperta e a terra, costerà un patrimonio rimettere insieme i pezzi.
E perdo il controllo su quella lacrimina che cola via facendo gli stessi danni di un torrente di lava.
Non mi importa nemmeno di asciugarla.
Alzo la testa, ti guardo dritto negli occhi e vedo la tua espressione comprensiva mentre sibilo:

"L'ho allontantato per cercare una reazione. Potendo tornare indietro non lo rifarei.  Ma ho lasciato tutte le vie di comunicazione con lui aperte e attive, perchè in realtà io sto ancora aspettando."

..........................................................................................

Amico mio, ti voglio bene anche quando mi sfiletti l'anima come un trancio di salmone per il sashimi. Perchè tu sei e sarai sempre la mia parte lucida in mezzo al caos della mia mente.
E questo post è per te. 
Sai già tutto, hai già visto tutto e conosci tutto. 
E resti sempre, anche se sei ovunque tranne che qui. 
Grazie.



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