Purtroppo sono io.

Mi guardi.
Con i tuoi occhi trasparenti, mi scruti
e sorridi quasi sorpreso del fatto che io sia io.
Prego un Dio ironico e cinico affinchè non ti faccia parlare.
Ma tu invece parli.
Ed è tutto così insopportabilmente vero,
tutto così dolcemente velenoso.
La mia verità è la tua, la tua verità è la mia.
Hai mani piccole e nervose stranamente immobili ora,
che però sento scavare ferocemente nella mia anima.
Le vedo che vorrebbero muoversi verso di me
ma poi, mi guardi.
Con i tuoi occhi trasparenti, mi scruti
e sorridi spaventato, perchè non vorresti che io sia io.
Ma sono io.
E prego un Dio ironico e cinico affinchè non mi faccia cadere.

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