La volpe e l'uva.

Capita nella vita, a volte.
A me capita sempre nel momento sbagliato però.
Quando sono felice, ad esempio, e tutte le difese che ho vengono abbandonate vigliaccamente lasciandomi sola.
Sono momenti di folle lucidità nei quali ogni pensiero diventa scheggia argentea conficcata nel cervello, nei quali ti rendi conto che tutto quello che non ritenevi importante diventa fondamentale, indispensabile.
Momenti nei quali quella parte di te, ben nutrita al sicuro nel buio della solitudine con sogni sussurrati e speranze leggere, muore.
Muore così: guardandoti negli occhi con un ghigno gelido.

E tu non puoi fare nulla, se non guardare e tacere, e inghiottire lacrime senza permettere al tuo cervello di esplodere.
Non puoi nulla, oltre questo, davvero.

E forse un giorno, senza motivo, mentre le sentinelle della tua emotività stanno facendo bisboccia anzichè vigilare ti ritroverai a guardare e a vedere, a sentire dentro, nella parte più nascosta e profonda di te tutto quanto.

E il dolore di quello che vedrai sarà inconcepibile.

Vedrai piccoli occhi tondi e curiosi, pieni di fiducia incondizionata.
E sentirai la paura per quella fiducia viscerale e profonda.
Sentirai l'eco di quei piccoli passi ovattati dietro di te.
E risate, e musica dolce e delicata, sonno leggero e nuvole di zucchero.

Le potrai vedere ma non le potrai stringere.

E quella mano che aggrappata alla tua la potrai solo immaginare, con il cuore colmo di stupore perchè no, no, non puoi credere che stai pensando davvero tutto questo, lo sgomento e una nenia che svanisce nel silenzio.

Ti sentirai inutile e vuota, una bambola rotta dal sorriso imperturbabile che cela tutto questo dietro una maschera rigida e inespressiva, ti sentirai come se ti stessero punendo, come se ti avessero negato qualcosa, l'ennesima cosa a te che da sempre è stato negato tutto.

Ma non potrai fare nulla.

E l'unica cosa da fare è continuare, fingere che non importa, sorridere e non soffocare, andare oltre il senso di mancanza, inadeguatezza che annebbia la cosa più naturale che si possa desiderare.

Capita, ma non dovrebbe.
Quei momenti di infinita lucidità, nei quali ti ritrovi ad ammettere quello che vorresti, nei quali capisci che la tua natura è innegabile, ma che non puoi ascoltarla.

E allora trovi una soluzione, perchè il tuo cuore continui a battere senza incepparsi su un'idea assurda e fisicamente impossibile.

Come la volpe che non arriva all'uva e se ne va sdegnata dicendo che è acerba e che quindi non la vuole.

Capita, ma non dovrebbe.


Commenti

  1. <3 meravigliosa come sempre. ma cosa succede mia cara?

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  2. Malinconia per cose che non posso avere...Passa in un attimo...

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  3. Non so cosa sia successo (spero nulla che ti possa aver ferito) quindi ti posso dire solo che il tuo cuore deve continuare a battere a dispetto di tutto e tutti

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  4. I tristi pensieri a volte arrivano all'improvviso quando meno te lo aspetti,quando vivi un momento di felicità,quando sembra che tutto giri per il verso giusto....loro fanno l'ingresso nella nostra testolina togliendoci il respiro e strappandoci un pezzetto di cuore...e noi ogni volta dobbiamo rimboccarci le maniche,stamparci un sorriso e far finta di nulla....ma è solo una facciata per sopravvivere.Non sò quale sia il tuo triste pensiero...forse e dico forse, posso immaginarlo... Un abbraccio stellina!
    P.S A proposito anch'io mi sono trasferita qui,però ho ricominciato con un blog nuovo e con un nome nuovo,ho uno sfondo provvisorio in attesa di trovarne uno che mi piace...

    http://memoriesoflife-cinzia.blogspot.com/

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  5. piccola ho capito cosa è che ti addolora. Ci sono tante cose che puoi fare e che hai fatto...goditi questa gioia e viviti questo dolore non c'è altra strada ma non pensare mai di aver perduto la battaglia..

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  6. Se nella tua mente si creano certi pensieri... posso solo dirti che fanno di te una persona migliore.
    Sii felice e tieniti stretta a te questa sensazione perchè ti meriti tutta la felicità che hai e molto di più

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  7. La realtà è quelo che si ha, quello che non si è avuto magari sarebbe stato peggio di come l'immaginiamo:accettiamo il presente e tutto ciò che di buono ha cerchiamo di coglierlo! Un augurio! redcats

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  8. Se la volpe fosse stata una scimmia avrebbe capito (come le scimmie sanno fare) che per arrivare all'uva occorreva un prolungamento del braccio -tipo un bastone.. Certo -tu mi dirai- "ma le volpi non hanno braccia!"...però possono ingegnarsi per guadagnare postazioni più alte atte alla bisogna! ;) E questo lo puoi fare pure tu!!! METTITI (E SENTITI) IN UNA POSIZIONE PIU' ALTA!

    Bentrovato gatto nero :)

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