NUDA. Come non lo sono mai stata. CRUDA. Come solo la verità sa essere.
mercoledì, 20 gennaio 2010
22:34
22:34
Sia chiaro che tutto questo non è scritto per impietosire chi leggerà.
Semplicemente, sono stanca delle congetture senza riprova che vengono fatte.
Sono stanca di far finta di nulla.
SONO STANCA.
E non sono affatto forte come la gente crede.
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Semplicemente, sono stanca delle congetture senza riprova che vengono fatte.
Sono stanca di far finta di nulla.
SONO STANCA.
E non sono affatto forte come la gente crede.
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"..MA LASCIALA STARE TAMARA..E' STRANA..A LEI PIACE STARE CHIUSA A CASA SUA, DA SOLA CON I SUOI GATTI.."
(citazione popolare in voga tra la gente che dice di conoscermi)
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Mi schiaffo in faccia il miglior
sorriso che ho, perchè questa frase l'ho sentita fin troppe volte, e
tiro avanti, o per lo meno ci provo.
E passano i giorni, e i giorni inesorabili si accumulano come polvere, e diventano settimane, mesi, anni...
E passano i giorni, e i giorni inesorabili si accumulano come polvere, e diventano settimane, mesi, anni...
E rimango a casa, da sola, con i miei gatti.
Nel frattempo lavoro sodo per quella
svolta che non arriva mai, nonostante un lavoro meraviglioso e in regola
che da poco ho trovato, tenendo duro e ripetendomi ogni giorno che
prima o poi, anche io potrò vivere un pò.
Ma ogni giorno è una lotta, e le battaglie mi stanno sfiancando sempre di più perchè ogni volta che potrei tirare un sospiro di sollievo arriva una batosta a livello economico e morale che mi trascina di nuovo giù, a raschiare il fondo con le mani sperando di arrivare da qualche parte, perchè di tornare a galla, non se ne parla proprio.
Ho 31 anni.
Non ho la patente perchè non me la posso permettere,
non ho un mezzo di trasporto per lo stesso motivo.
A dire il vero, riciclo anche i biglietti del bus, falsificandoli ad arte, perchè io con 1 euro ci compero un barattolo di pelati e un pacco di pasta, e mi citornano anche 20 centesimi di resto, che infilo in un nascondiglio per salvarmi nei momenti davvero critici,
e a proposito di cibo il mio frigo è sempre vuoto, perchè se faccio spesa più di 50 euro di budget per un mese non li posso avere, e nonostante tutto ingrasso pure, vista la merda che sono costretta a mangiare.
Dormo da 4 anni su un materasso "a cucchiaio". Non è bello dormire immaginando di essere dentro a una noce, ma poi ti abitui e sopporti pure i dolori alla schiena. I soldi per una rete, anche usata, non sono mai riuscita a metterli da parte.
Per me è difficoltoso, a fine mese togliermi anche 5 euro, perchè di solito i soldi finiscono prima, molto prima.
Ho addosso abiti smessi. Mutande e reggiseno compresi, e sarà anche una vergogna dirlo, ma questa è la mia fottuta vita.
Non so da quanto tempo non indosso qualcosa della mia taglia, perchè quando ti passano i vestiti di altri di certo non stai a guardare se una cosa è di 3 misure più grande della tua, te la metti e ringrazi per la fortuna che hai avuto, frega cazzi se un saio francescano ti starebbe meglio.
Non so nemmeno da quanto tempo non entro in un negozio per comperarmi anche un semplice paio di calzini.
Fuori casa ora ci sono 0°, se non di meno.
Sono con 3 maglioni e il playd della Sys Mony addosso, batto i denti e guardo sconsolata il termostato che qui dentro ne segna appena 8°, perchè a casa mia i termosifoni si accendono le rare volte che ricevo visite, o se proprio sto per morire assiderata (e 8° NON POSSO considerarli freddo).
Non so cosa sia un viaggio.
Nè da sola, nè con gli amici, se escludo il periodo in cui ho vissuto a Roma, e non da universitaria, perchè io non mi sono potuta permettere di studiare, bisognava lavorare e tenere duro, ed è uno tra i miei rimpianti, che crescono man mano che passa il tempo e le mie aspettative si frantumano...
Non sono mai stata ad un concerto vero.
Non posso andare al cinema.
Non posso andare a mangiare fuori con i miei amici, e nemmeno posso costringerli a mangiare sempre da me (facendo spesa assieme, perchè è chiaro, nemmeno posso permettermi di invitare un amico a cena, anche se lo vorrei).
Non posso permettermi di fare un regalo a un amico, o di ringraziare chi tiene a me, se non con le parole.
Non posso nemmeno andare a farmi una birra in un pub, perchè se con 1 euro ci compro pelati e pasta, con 5 sono la padrona del mondo...
Non posso andare dal parrucchiere, e per fortuna è il male minore, ma conta pure questo.
Per me, lo shopping compulsivo è comperare uno scaffale di acciaio da 20 euro necessario per tenere a posto il giardino, e sentirmi in colpa ancora oggi a distanza di mesi.
Non posso telefonare ai miei amici, nemmeno se hanno bisogno di me, non ho mai credito, e questo rende ancora più forte il mio isolamento..
Ma per fortuna che ho internet! Rubo la connessione Wireless dei vicini. Mi secca, e da morire, ma in questo modo ho una piccola finestra virtuale sul mondo.
Nessuno mi ha mai chiesto perchè "preferivo" stare sola a casa con i miei gatti.
Nessuno forse si è mai realmente preoccupato, ma è naturale, io non ho mai detto nulla. A volte ho trovato qualcuno che sembrava interessato ad aiutarmi, in qualche modo, ma chiaramente ognuno vuole la sua controparte, anche da una morta di fame come me.
Questa è la verità.
Molto meno folkloristica di una ragazza "strana", che ama in modo morboso i suoi gatti e la misantropia, molto più cruda, più fastidiosa, ma sicuramente
QUESTA E' LA VERITA'.
Nessuno me lo ha mai chiesto, e di certo ho le mie colpe, che per vergogna o timore ho sempre nascosto TUTTA la realtà dei fatti, ma io sono stanca, stanca da morire di vivere così.
Tanto da chiedermi che senso abbia, tanto da chiedermi a cosa serve una vita così, se non a farsi male mentre la gente intorno a te VIVE, VEDE, SCOPRE, FA. E nonostante tutto SI LAMENTA.
Ho 31 anni, continuo a ripetermelo.
Sono a casa sola, al freddo, con i miei gatti. Mentre il mondo gira e non mi aspetta, mentre tutto va sempre troppo di corsa e io non tengo i conti di quello che mi perdo, di quello che ho pagato, di quello che pagherò, ogni respiro diventa quasi fatica, ormai.
E la cosa incredibile che a sentire gli altri, stanno tutti peggio di me, ma proprio tutti, e magari me lo dicono parlandomi dal loro cellulare ultimo modello pagato 500 euro, mi dicono tutti "siamo nella stessa barca" poi partono, spariscono, girano il mondo e tornano intristiti perchè "cheppalle la solita vita", o si lamentano con me della crisi dopo avermi detto che hanno speso 200 euro al centro commerciale senza sapere come....
Io ho a malapena il necessario fino al 10 del mese, poi mi affido alla fortuna, con i tuoi 200 euro sarei una porca signora, lurida stronza, abbi perlomeno la decenza di raccontarlo a un'altra persona, che sono almeno almeno 11 anni che vivo così, di espedienti e di silenzi, di sparizioni e di niente. E ME LO FACCIO PURE BASTARE SENZA UN LAMENTO.
Amavo la mia vita, davvero, ma credo che la mia vena di speranza si vada lentamente esaurendo, ho usato oramai tutta quella possibile, per sfamare sogni e aspettative che a buttarli nel cesso poi si sprecherebbe pure l'acqua dello scarico, quindi tanto vale vederli decomporsi davanti ai miei occhi senza poter fare nulla.
Anche sognare è diventato un lusso, il risveglio pretende sempre la sua tassa, e allora rinuncio anche a questo, visto che oramai sto facendo l'abitudine a togliermi tutto.
Sto gettando i miei anni migliori, tutto tempo che nessuno mi restituirà, mi sono precluse tutte le cose più semplici e ovvie, quelle che magari agli altri arrivano senza che nemmeno se le meritino. Fa male essere consapevoli di ciò.
E allora la gente mi fa la faccia seria e drammatica, e dice di capirmi, e lo fa con enfasi e convinzione, anche se magari non è vero.
Di solito, dopo avermi detto che mi capiscono, mi rimproverano perchè ho 6 gatti che devo sfamare, e non sarebbe proprio il caso, viste le mie condizioni...
(6 gatti da sfamare = 50 euro al mese per il loro mantenimento tra crocchette e sabbietta. Manco troppo.)
La legge dei grandi numeri vuole che a farmi la predica siano GUARDACASO quelle persone con stipendione fisso che però campano ancora sulle spalle di mamma e papà, e quei 50 euro che io sborso una volta al mese loro li tirano fuori con disinvoltura dal portafoglio per pagare la cena del sabato sera, fatta con gli amici, tutti; nessuno escluso tranne me, che siccome sono strana, sto a casa, da sola con i miei gatti.
Sarebbe brutto portarsi dietro una che verrebbe solo per il piacere della compagnia e che non ha i soldi manco per una minerale, ma i miei gatti a questo almeno non ci badano.
Ma ogni giorno è una lotta, e le battaglie mi stanno sfiancando sempre di più perchè ogni volta che potrei tirare un sospiro di sollievo arriva una batosta a livello economico e morale che mi trascina di nuovo giù, a raschiare il fondo con le mani sperando di arrivare da qualche parte, perchè di tornare a galla, non se ne parla proprio.
Ho 31 anni.
Non ho la patente perchè non me la posso permettere,
non ho un mezzo di trasporto per lo stesso motivo.
A dire il vero, riciclo anche i biglietti del bus, falsificandoli ad arte, perchè io con 1 euro ci compero un barattolo di pelati e un pacco di pasta, e mi citornano anche 20 centesimi di resto, che infilo in un nascondiglio per salvarmi nei momenti davvero critici,
e a proposito di cibo il mio frigo è sempre vuoto, perchè se faccio spesa più di 50 euro di budget per un mese non li posso avere, e nonostante tutto ingrasso pure, vista la merda che sono costretta a mangiare.
Dormo da 4 anni su un materasso "a cucchiaio". Non è bello dormire immaginando di essere dentro a una noce, ma poi ti abitui e sopporti pure i dolori alla schiena. I soldi per una rete, anche usata, non sono mai riuscita a metterli da parte.
Per me è difficoltoso, a fine mese togliermi anche 5 euro, perchè di solito i soldi finiscono prima, molto prima.
Ho addosso abiti smessi. Mutande e reggiseno compresi, e sarà anche una vergogna dirlo, ma questa è la mia fottuta vita.
Non so da quanto tempo non indosso qualcosa della mia taglia, perchè quando ti passano i vestiti di altri di certo non stai a guardare se una cosa è di 3 misure più grande della tua, te la metti e ringrazi per la fortuna che hai avuto, frega cazzi se un saio francescano ti starebbe meglio.
Non so nemmeno da quanto tempo non entro in un negozio per comperarmi anche un semplice paio di calzini.
Fuori casa ora ci sono 0°, se non di meno.
Sono con 3 maglioni e il playd della Sys Mony addosso, batto i denti e guardo sconsolata il termostato che qui dentro ne segna appena 8°, perchè a casa mia i termosifoni si accendono le rare volte che ricevo visite, o se proprio sto per morire assiderata (e 8° NON POSSO considerarli freddo).
Non so cosa sia un viaggio.
Nè da sola, nè con gli amici, se escludo il periodo in cui ho vissuto a Roma, e non da universitaria, perchè io non mi sono potuta permettere di studiare, bisognava lavorare e tenere duro, ed è uno tra i miei rimpianti, che crescono man mano che passa il tempo e le mie aspettative si frantumano...
Non sono mai stata ad un concerto vero.
Non posso andare al cinema.
Non posso andare a mangiare fuori con i miei amici, e nemmeno posso costringerli a mangiare sempre da me (facendo spesa assieme, perchè è chiaro, nemmeno posso permettermi di invitare un amico a cena, anche se lo vorrei).
Non posso permettermi di fare un regalo a un amico, o di ringraziare chi tiene a me, se non con le parole.
Non posso nemmeno andare a farmi una birra in un pub, perchè se con 1 euro ci compro pelati e pasta, con 5 sono la padrona del mondo...
Non posso andare dal parrucchiere, e per fortuna è il male minore, ma conta pure questo.
Per me, lo shopping compulsivo è comperare uno scaffale di acciaio da 20 euro necessario per tenere a posto il giardino, e sentirmi in colpa ancora oggi a distanza di mesi.
Non posso telefonare ai miei amici, nemmeno se hanno bisogno di me, non ho mai credito, e questo rende ancora più forte il mio isolamento..
Ma per fortuna che ho internet! Rubo la connessione Wireless dei vicini. Mi secca, e da morire, ma in questo modo ho una piccola finestra virtuale sul mondo.
Nessuno mi ha mai chiesto perchè "preferivo" stare sola a casa con i miei gatti.
Nessuno forse si è mai realmente preoccupato, ma è naturale, io non ho mai detto nulla. A volte ho trovato qualcuno che sembrava interessato ad aiutarmi, in qualche modo, ma chiaramente ognuno vuole la sua controparte, anche da una morta di fame come me.
Questa è la verità.
Molto meno folkloristica di una ragazza "strana", che ama in modo morboso i suoi gatti e la misantropia, molto più cruda, più fastidiosa, ma sicuramente
QUESTA E' LA VERITA'.
Nessuno me lo ha mai chiesto, e di certo ho le mie colpe, che per vergogna o timore ho sempre nascosto TUTTA la realtà dei fatti, ma io sono stanca, stanca da morire di vivere così.
Tanto da chiedermi che senso abbia, tanto da chiedermi a cosa serve una vita così, se non a farsi male mentre la gente intorno a te VIVE, VEDE, SCOPRE, FA. E nonostante tutto SI LAMENTA.
Ho 31 anni, continuo a ripetermelo.
Sono a casa sola, al freddo, con i miei gatti. Mentre il mondo gira e non mi aspetta, mentre tutto va sempre troppo di corsa e io non tengo i conti di quello che mi perdo, di quello che ho pagato, di quello che pagherò, ogni respiro diventa quasi fatica, ormai.
E la cosa incredibile che a sentire gli altri, stanno tutti peggio di me, ma proprio tutti, e magari me lo dicono parlandomi dal loro cellulare ultimo modello pagato 500 euro, mi dicono tutti "siamo nella stessa barca" poi partono, spariscono, girano il mondo e tornano intristiti perchè "cheppalle la solita vita", o si lamentano con me della crisi dopo avermi detto che hanno speso 200 euro al centro commerciale senza sapere come....
Io ho a malapena il necessario fino al 10 del mese, poi mi affido alla fortuna, con i tuoi 200 euro sarei una porca signora, lurida stronza, abbi perlomeno la decenza di raccontarlo a un'altra persona, che sono almeno almeno 11 anni che vivo così, di espedienti e di silenzi, di sparizioni e di niente. E ME LO FACCIO PURE BASTARE SENZA UN LAMENTO.
Amavo la mia vita, davvero, ma credo che la mia vena di speranza si vada lentamente esaurendo, ho usato oramai tutta quella possibile, per sfamare sogni e aspettative che a buttarli nel cesso poi si sprecherebbe pure l'acqua dello scarico, quindi tanto vale vederli decomporsi davanti ai miei occhi senza poter fare nulla.
Anche sognare è diventato un lusso, il risveglio pretende sempre la sua tassa, e allora rinuncio anche a questo, visto che oramai sto facendo l'abitudine a togliermi tutto.
Sto gettando i miei anni migliori, tutto tempo che nessuno mi restituirà, mi sono precluse tutte le cose più semplici e ovvie, quelle che magari agli altri arrivano senza che nemmeno se le meritino. Fa male essere consapevoli di ciò.
E allora la gente mi fa la faccia seria e drammatica, e dice di capirmi, e lo fa con enfasi e convinzione, anche se magari non è vero.
Di solito, dopo avermi detto che mi capiscono, mi rimproverano perchè ho 6 gatti che devo sfamare, e non sarebbe proprio il caso, viste le mie condizioni...
(6 gatti da sfamare = 50 euro al mese per il loro mantenimento tra crocchette e sabbietta. Manco troppo.)
La legge dei grandi numeri vuole che a farmi la predica siano GUARDACASO quelle persone con stipendione fisso che però campano ancora sulle spalle di mamma e papà, e quei 50 euro che io sborso una volta al mese loro li tirano fuori con disinvoltura dal portafoglio per pagare la cena del sabato sera, fatta con gli amici, tutti; nessuno escluso tranne me, che siccome sono strana, sto a casa, da sola con i miei gatti.
Sarebbe brutto portarsi dietro una che verrebbe solo per il piacere della compagnia e che non ha i soldi manco per una minerale, ma i miei gatti a questo almeno non ci badano.
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