Scatole
Con le mani impolverate e sporche la tiro giù. Strati di tempo depositati sopra, chissà cosa madonna ci sarà dentro, mi dico. La apro e mi paralizzo. Una montagna di vecchie foto. Come le vedo sento dei ricordi travolgermi e soffocarmi. Tutti insieme. Ormai è inutile chiuderla. Compleanni di decenni fa, amici perduti. Alcuni sono morti, altri sono andati via, alcuni ancora sono semplicemente spariti chissà dove. Quello che mi fa più male però è vedere il mio sguardo e scoprirlo così diverso da ora. I segni del tempo non li noto nemmeno, ma vedo le cicatrici del dolore, della rabbia, della delusione. Hanno formato un velo dalla trama fitta sui miei occhi, e li hanno resi tristi e stanchi. Vorrei poter dire a quella ragazzina dallo sguardo fiducioso di fuggire. Di non aspettare niente e nessuno, perché niente e nessuno aspetteranno lei. Vorrei poterle dire di abituarsi alle poche briciole che riceverà, che dovrà far...