Mi hanno assassinato.
Non voglio mancare di rispetto a nessuno, ma oggi non ho altro modo per esprimermi. Si muore, per tanti motivi. C'è chi muore di vecchiaia e chi muore troppo presto, per cause naturali o meno. C'è chi viene ucciso. Pallottole vaganti, guerra, errori medici, fatalità. C'è chi viene ucciso con le parole, ma la sua sorte è orribile perchè continuerà a camminare su questo mondo con un pezzo in meno. Che sia il suo cuore o la sua anima poco importa, te ne stai lì, stupito, a passarti il dito sul buco fumante che non rimargina e continua a sanguinare ma non senti la pace che la morte fisica ti porterebbe, solo strazio e ti chiedi perchè, ma alla fine anche quello poco importa, smetti di farti domande, stringi i denti e vai avanti, con il tuo buco di vuoto nero e denso. Le parole uccidono. Più delle pistole, più delle guerre, più volte la stessa persona, anche, così tante volte che spesso mi chiedo come faccio a sopravvivere. Abitudine forse. Ma non sono immortal...